Coronavirus: Decreto Legge del 5 gennaio 2021

Il Governo ha emanato il Decreto Legge del 5 gennaio 2021, che introduce ulteriori disposizioni urgenti per il contrasto e il contenimento dell’emergenza Covid-19, valide su tutto il territorio nazionale nel periodo da giovedì 7 a venerdì 15 gennaio, in aggiunta a quelle già in vigore sulla base del Dpcm del 3 dicembre 2020.

 

In particolare il Decreto prevede:

  • per il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, il divieto, su tutto il territorio nazionale, di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, tranne che per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma;
  • nei giorni 9 e 10 gennaio 2021, l’applicazione, su tutto il territorio nazionale, delle misure previste per la cosiddetta Zona arancione (articolo 2 del Dpcm del 3 dicembre 2020), salvo che per quelle regioni in cui vengano eventualmente previste le norme più stringenti della Zona rossa (articolo 3 del Dpcm del 3 dicembre 2020). Saranno comunque consentiti, negli stessi giorni, gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia;
  • dal 7 al 15 gennaio, nei territori inseriti nella cosiddetta Zona rossa, possibilità di spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata del proprio comune. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi senza limitazioni i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono;
  • per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado ripresa dell’attività didattica in presenza a partire dal 7 gennaio; per le scuole secondarie di secondo grado la Regione Emilia-Romagna ha stabilito il rinvio al prossimo 25 gennaio del ritorno alle lezioni in presenza al 50 per cento. Fino al 24 gennaio, quindi, su tutto il territorio regionale rimarranno aperte – in presenza – materne, elementari e medie, mentre alle superiori le lezioni proseguono al 100% con la didattica a distanza.

Per tutto il periodo compreso tra il 7 e il 15 gennaio 2021, resta valida l’applicazione delle altre misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 3 dicembre 2020 e dalle successive ordinanze del Ministero della Salute.

Il decreto, inoltre, rimodula anche l’indice Rt per l’individuazione degli scenari di rischio sulla base dei quali determinare le Zone gialle, arancioni e rosse:

  • se una Regione è nello scenario 2, cioè con Rt da 1 a 1,25, e il livello di rischio è moderato o alto finisce in Zona arancione se nel territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti (con i precedenti criteri gialla);
  • se una Regione è nello scenario 3, cioè con Rt da 1,25 a 1,50, e il livello di rischio è moderato o alto finisce in Zona rossa se nel territorio si manifesta un’incidenza dei contagi superiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti (con i precedenti criteri arancione).

Fino all’emanazione delle nuove ordinanze del Ministero della Salute per classificare i territori nelle tre aree individuate, nei giorni giovedì 7 e venerdì 8 gennaio in tutte le regioni italiane saranno in vigore le misure base nazionali relative alla Zona gialla stabilite dall’articolo 1 del Dpcm del 3 dicembre 2020, con le restrizioni aggiuntive riportate sopra.

In base all’Ordinanza del Ministero della Salute dell’8 gennaio 2021, a partire dall’11 al 15 gennaio la Regione Emilia-Romagna è inserita in Zona Arancione: su tutto il territorio saranno dunque in vigore le ulteriori misure restrittive disposte dal Dpcm del 3 dicembre 2020 per tale area di rischio in aggiunta a quelle già in vigore su tutto il territorio nazionale.

Consulta le misure stabilite dal Dpcm del 3 dicembre 2020.

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