A seguito della riunione d’urgenza convocata giovedì 25 febbraio dal sindaco metropolitano Virginio Merola, alla presenza dei sindaci dei Comuni della Città Metropolitana di Bologna, del Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, dell’Assessore Regionale alle Politiche per la Salute Raffale Donini e del responsabile del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna Paolo Pandolfi, è stata emanata l’Ordinanza Regionale del 26 febbraio 2021, che istituisce la Zona Arancione Scuro per tutti i Comuni della Città Metropolitana di Bologna. Il provvedimento decorrerà da lunedì 1 marzo per le scuole e dal 27 febbraio per tutto il resto e rimarrà in vigore fino a domenica 14 marzo. A seguito dell’ordinanza, in tutti i Comuni dell’Area Metropolitana verranno estese le ulteriori restrizioni disposte nei giorni scorsi per i Comuni dell’area imolese, che si aggiungono a quelle già in vigore in tutta la Regione con la classificazione in Zona Arancione.
In particolare, a partire dal 27 febbraio al 14 marzo nell’intero territorio della Città Metropolitana di Bologna:
- è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori dei comuni, nonché all’interno degli stessi comuni, se non per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti, anche verso altri comuni, qualora necessari ad assicurare la didattica in presenza nei territori in cui è consentita. È sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Il transito sui territori dei comuni è consentito qualora necessario a raggiungere altri territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti o nei casi di necessità in cui gli spostamenti sono consentiti sulla base dei decreti e delle ordinanze attualmente in vigore;
- non sono consentiti gli spostamenti verso le abitazioni private e quelli fuori dai Comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti;
- sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, anche in forma individuale; sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli enti di promozione sportiva;
- è consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie; è altresì consentito lo
svolgimento di attività sportiva esclusivamente all’aperto e in forma individuale; - i datori di lavoro pubblici limitano la presenza del personale nei luoghi di lavoro per assicurare esclusivamente le attività che ritengono indifferibili e che richiedono necessariamente tale presenza, anche in ragione della gestione dell’emergenza; il personale non in presenza presta
la propria attività lavorativa in modalità agile; - restano sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, ad eccezione delle biblioteche che possono continuare a offrire servizi solo su prenotazione, e degli archivi, che possono aprire al pubblico nel rispetto delle misure di contenimento del contagio;
- le attività scolastiche e didattiche si svolgono esclusivamente con modalità a distanza; rimane in presenza esclusivamente la scuola dell’infanzia. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o mantenere una relazione educativa per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo comunque il collegamento on-line con gli alunni della classe che sono in didattica digitale;
- è sospesa la frequenza delle attività formative e curriculari delle Università, che proseguiranno esclusivamente con modalità a distanza;
- saranno implementate le attività di ricerca e gestione dei contatti, tra cui l’impiego del test molecolare nella sorveglianza dei contatti stretti e a basso rischio e la chiusura della quarantena a 14 giorni con test molecolare;
- non potrà essere interrotto l’isolamento del caso confermato dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi ma dovrà proseguire l’isolamento fino all’effettuazione di un test molecolare con risultato negativo.
Le misure sono giustificate dall’aumento esponenziale dei contagi su tutta la provincia di Bologna e rischio di collasso, nel breve periodo, delle strutture sanitarie. Complessivamente, infatti, nell’Azienda Usl di Bologna esiste una situazione epidemiologica di crescita costante dei tassi di incidenza settimanali, e la curva Rt è in crescita ed è a livelli di potenziale criticità nella gestione dei casi da parte del servizio sanitario. Si osserva infine una importante crescita del tasso nelle classi di età 11-13 e 75-84 anni come anche nella classe di età tra i 20 e i 44 anni.
Consulta tutte le altre misure in vigore in Emilia-Romagna, classificata in Zona Arancione in base all’Ordinanza del Ministero della Salute del 19 febbraio 2021
Leggi tutte le disposizioni previste a livello nazionale e regionale fino al 5 marzo, in base al Dpcm del 14 gennaio 2021 e al Decreto Legge del 23 febbraio 2021