Venerdì 9 luglio è stata inaugurata la mostra “Come un fiocco di neve. La vita artistica di Gino Pellegrini”, un ricco percorso espositivo, lungo il quale si dipanano l’arte e il pensiero del pittore e scenografo Gino Pellegrini, allestito nel suggestivo scenario della Chiesa di San Francesco. L’esposizione, promossa dal Comune di Persiceto e dall’Officina Pellegrini in collaborazione con l’associazione “Ocagiuliva”, è composta da opere, preziosi materiali d’archivio e accattivanti pannelli descrittivi, che ripercorrono il percorso di vita e lo sviluppo artistico di Pellegrini. La mostra, con ingresso gratuito, è aperta fino al 19 settembre (con chiusura dal 9 al 20 agosto), ogni giovedì, sabato e domenica.
Al taglio del nastro erano presenti il Sindaco Lorenzo Pellegatti e Osvalda Clorari, compagna di vita e collaboratrice di Pellegrini nonché curatrice dell’esposizione, che dopo il taglio del nastro ha accompagnato i presenti per una visita alla mostra.
“Con l’inaugurazione di questa mostra – dichiara il Sindaco Lorenzo Pellegatti – si aggiunge un altro tassello importante che rende Persiceto sempre più attrattiva dal punto di vista culturale. Nell’arco di poche settimane abbiamo arricchito la nostra offerta turistica, inaugurando anche i musei “Fisica Experience” e Macchina a Vapore, che insieme a questa nuova esposizione costituiscono tre realtà completamente diverse che quest’estate consentiranno a tutti i cittadini e i turisti di trovare sul nostro territorio sempre più opportunità di visita. Ora alla storia locale e alla scienza si aggiunge anche l’arte: oltre all’omaggio a Pellegrini con questa mostra abbiamo valorizzato la nostra storica Chiesa di San Francesco, monumento prezioso del Centro Storico. Voglio ringraziare le associazioni Officina Pellegrini e Società Ocagiuliva per la loro collaborazione fondamentale nell’allestimento e ovviamente Osvalda Clorari, che ha messo a disposizione rari e importanti materiali d’archivio e alcune delle opere originali di Pellegrini.”
La mostra accoglie infatti tantissimo materiale. “Dalle opere riflessive e critiche, alle sole superfici dipinte – scrive Osvalda Clorari, compagna di vita e collaboratrice di Gino Pellegrini e curatrice della mostra – alle analisi infinite sugli aspetti primari e più semplici della natura, cieli, terre, mari, alberi, alle sperimentazioni sulle materie e sulla grafia, alle particolari opere di tessitura, alle installazioni, alle recenti performances pittoriche in pubblico inventate allo scopo di portar fuori tutte le abilità e farne spettacolo”.
Da questa estrema varietà prende il titolo la mostra: Gino Pellegrini fu infatti definito “come un fiocco di neve” da Lorenzo Piccinini, un bambino, che in occasione di un laboratorio didattico del 2012 per le scuole elementari, colse proprio l’essenza del lavoro dell’artista, la capacità di fare sempre cose diverse e di essere sempre in continua evoluzione, proprio come i fiocchi di neve sono sempre differenti gli uni dagli altri.
La mostra, con ingresso gratuito, sarà aperta dal 9 luglio al 19 settembre (con chiusura dal 9 al 20 agosto) nei seguenti giorni e orari: ogni giovedì dalle 20 alle 22, il sabato e la domenica dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 20. Tutti i dettagli dell’esposizione sono disponibili sul sito www.ginopellegrini.it e sul sito del comune di Persiceto www.comunepersiceto.it; per maggiori informazioni è possibile contattare l’Urp del Comune di Persiceto, telefonando al numero verde 800.069678 oppure mandando una mail all’indirizzo urp@comunepersiceto.it.
Gino Pellegrini verrà omaggiato dal Comune di Persiceto anche con il ciclo di proiezioni cinematografiche di alcuni film a cui l’artista collaborò nella realizzazione e nel concept delle scenografie. Tutte le pellicole verranno riproposte sul grande schermo allestito nel Chiostro di San Francesco, con accesso da piazza Carducci 9; il programma prevede: giovedì 15 luglio, “La spada nella roccia”, di Wolfgang Reitherman e Walt Disney, storia del giovane Artù destinato a diventare Re d’Inghilterra; giovedì 22 luglio, “Un maggiolino tutto matto”, di Robert Stevenson, con Dean Jones, Joe Flynn, film fantastico dove anche le automobili possono diventare grandi amiche; sabato 24 luglio 2021, “Alice’s restaurant”, di Arthur Penn, con Arlo Guthrie e Patricia Quinn, vicenda di due giovani che tentano di creare una comunità alternativa con gli orfani degli anni Sessanta; sabato 31 luglio, “La neve nel bicchiere”, di Florestano Vancini, con Bruno Minniti e Massimo Ghini, epopea di trent’anni di una famiglia contadina della Bassa Padana tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Ingresso gratuito; per prenotazioni scrivere all’indirizzo biglietteriateatro@comunepersiceto.it oppure recarsi presso il foyer del Teatro comunale in corso Italia 72, il mercoledì dalle ore 10 alle 12 e il venerdì dalle 17 alle 19, la sera dello spettacolo dalle ore 20 presso il Chiostro di San Francesco.
Prima delle proiezioni sarà inoltre possibile partecipare a un itinerario guidato sui luoghi di Gino Pellegrini a Persiceto (prenotazioni, miriam.forni2013@gmail.com), nell’ambito del progetto “Ciak, si gira! Il territorio bolognese raccontato attraverso tre maestri del cinema: Giorgio Diritti, Pupi Avati e Gino Pellegrini”, sostenuto da Destinazione turistica Bologna metropolitana e da Bologna Welcome e organizzato da Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese, Unione Reno Galliera, e dai Comuni Alto Reno Terme, Valsamoggia, San Giovanni in Persiceto e Minerbio in collaborazione con Fondazione Cineteca di Bologna.
Chi era Gino Pellegrini?
Nato nel 1941 a Lugo di Vicenza, nel 1957 si trasferisce in California per iniziare gli studi alla Facoltà di Architettura della Ucla e consegue il Master Degree in Fine Arts alla Art Center School di Los Angeles. Dopo un inizio come cartellonista pubblicitario, entra nell’industria cinematografica e televisiva americana, percorrendo i vari gradi della realizzazione scenica: bozzettista, pittore di scena, aiutoscenografo, scenografo. Tanti i film di successo a cui ha collaborato: Gli Uccelli, 2001: Odissea nello spazio, West Side Story, Hello Dolly, L’ammutinamento del Bounty, Indovina chi viene a cena, Mary Poppins, La spada nella roccia, Un maggiolino tutto matto e altri ancora. Dal 1964 inizia l’attività espositiva in rassegne e musei e nel 1972 torna in Italia, stabilendosi a Bologna. All’inizio degli anni Ottanta si impegna nel campo del documentario creativo. Nel 1983 allestisce la prima versione della “Piazzetta degli Inganni”, come ambientazione di una rassegna di cinema comico. Attorno al 1990 la sua produzione artistica si orienta verso spunti e temi di tipo naturalistico, di cui uno degli esempi più rappresentativi è proprio l’ultimo allestimento a trompe l’oeil in piazzetta Betlemme.
Ufficio Stampa
11.07.2021