Con il caldo dell’estate, giardini, orti e abitazioni possono essere invasi da diverse specie di cimici, provocando non pochi fastidi alle persone e talvolta danneggiando le piante attaccate. L’’utilizzo indiscriminato di insetticidi rimane di scarsa utilità nel contenimento delle infestazioni. Nell’ambito del progetto “Gestione fitosanitaria verde ornamentale e tutela delle api”, promosso da Conapi in collaborazione con il Centro Agricoltura Ambiente “G. Nicoli”, vengono fornite alcune indicazioni utili su come salvaguardare le aree verdi private dalle cimici senza danneggiare le api e gli altri insetti utili.
Le principali tipologie di cimici diffuse sul nostro territorio sono:
- cimice asiatica: di colore grigio brunastro, ormai insediata stabilmente nel territorio della nostra regione, è in grado di provocare gravi danni alle colture nel periodo estivo; all’inizio dell’autunno gli adulti possono raggrupparsi all’interno delle abitazioni per svernare, creando non pochi disagi,
per tornare nuovamente all’aperto ai primi tepori primaverili; - cimice verde: di colore verde, e ben riconoscibile, è assai diffusa nei nostri ambienti, dove può causare danni alle colture orticole (specialmente pomodoro); anche in questa specie gli adulti possono entrare nelle abitazioni in cerca di un riparo per l’inverno, senza tuttavia creare raggruppamenti;
- cimice dell’olmo: di colore nero e arancione, vive soltanto sugli olmi, presentando una distribuzione più localizzata nel territorio; all’inizio dell’estate (giugno, luglio), e in misura minore in autunno, può invadere in gran numero le abitazioni vicine alle piante ospiti più infestate, causando diffusi
disagi; - cimice dell’ibisco: di colore brunastro, vive a spese dell’ibisco o di altre Malvacee; durante l’inverno gli adulti formano caratteristiche aggregazioni sui
tronchi dei tigli, rimanendo poi immobili per tutta la stagione. La specie solitamente non invade le abitazioni, ma la vista di grandi masse di insetti raggruppati sugli alberi causa spesso ingiustificati allarmi nella popolazione.
Tutte queste cimici sono innocue per l’uomo e per gli animali domestici, non pungono e non si moltiplicano nelle case, ma emettono un odore sgradevole se schiacciate o molestate. La cimice verde e la cimice asiatica possono inoltre arrecare danno a ortaggi e frutti in via maturazione.
Per impedire o ridurre l’ingresso di cimici nelle case occorre:
- utilizzare le zanzariere anche durante le ore diurne;
- sigillare tutti gli accessi che potrebbero consentire il passaggio degli insetti;
- controllare il bucato steso all’esterno prima di portarlo in casa (le cimici tendono ad infilarsi tra gli indumenti).
Per eliminare le cimici entrate in casa è anche possibile utilizzare l’aspirapolvere nei siti più accessibili, oppure stanare col vapore i gruppi annidati in posti meno raggiungibili come infissi, cassonetti delle tapparelle, tubature, ecc.
Per ridurre i danni alle colture negli orti può essere utile già a fine estate coprire le piante con reti anti-insetto, in maniera tale da prevenire gli attacchi diretti su frutti e ortaggi e da ostacolare la deposizione delle uova.
In ogni caso bisogna tassativamente evitare l’utilizzo di insetticidi in casa o, ancora peggio, all’aperto, che oltre ad essere assai poco efficace e di scarsa utilità nel contenere le infestazioni, non previene l’arrivo di nuovi individui dagli ambienti circostanti (o dall’esterno delle abitazioni) ed è letale per le api e gli altri insetti utili (come bombi e farfalle) che frequentano il giardino o l’orto domestico.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare i tecnici del Centro Agricoltura Ambiente “Giorgio Nicoli” (051.6802227, rferrari@caa.it).
Scarica il bollettino del Centro Agricoltura Ambiente sui trattamenti consigliati per contenere le infestazioni di cimici nelle nostre abitazioni e giardini, senza danneggiare le api e gli altri insetti utili.