La scrittrice incontrerà il gruppo di lettura “Rilègami” e dialogherà con il pubblico sui suoi ultimi libri, “Come la pioggia sul cellofan” (Marsilio, 2020) e “Non ho molto tempo” (Marsilio, 2021); l’iniziativa è organizzata dalla Biblioteca “G.C. Croce” Sezione Adulti nell’ambito della rassegna “Ma sei fuori!?! Biblioteche all’aria aperta”.
Attenzione! In base al Decreto Legge del 23 luglio 2021, a partire dal 6 agosto sarà possibile partecipare agli eventi della rassegna estiva solo se in possesso di Green Pass valido, da presentare all’ingresso in formato digitale o cartaceo, insieme a un documento di identità. Consulta tutte le informazioni sul sito www.dgc.gov.it/web.
Sinossi del libro “Come la pioggia sul cellofan”
Giorgia Cantini, investigatrice privata a capo di una piccola agenzia di periferia nella Chinatown di Bologna, è appena stata lasciata da Luca Bruni, dirigente della questura e capo della Omicidi, e sfoga la propria tristezza ubriacandosi nei bar e nei locali della città. È in questa fase non facile della sua vita che incappa in Furio Salvadei, un affascinante cantautore alla soglia dei cinquant’anni che sembra avere tutte le fortune – fama, ricchezza, talento –, ma che al momento è un musicista in piena crisi artistica ed esistenziale. Furio infatti abusa di alcol, è deluso dal mondo discografico, ed è sotto stress a causa di una donna, Adele, una fan insistente che gli dà il tormento seguendolo ovunque e pressandolo con telefonate e messaggi. Furio incarica Giorgia di pedinare la sua persecutrice e di provare a riportarla alla ragione prima che si trasformi in una stalker violenta. Il problema è che Adele dimostrerà di essere un vero e proprio enigma. Sotto le piogge persistenti dell’autunno alle porte, con la mente un po’ annebbiata dai drink delle sue sere solitarie e dalla nostalgia di Bruni, Giorgia si perderà in un’indagine che è un continuo gioco di specchi e sovrapposizioni, e in una vita filtrata da schermi, computer, telefoni, tv, dove i sentimenti diventano mere proiezioni. Quella realtà fittizia che, come un involucro di cellofan, protegge dagli urti è la stessa che separa i personaggi di Grazia Verasani dal contatto nudo con le cose: sembrano tutti alla ricerca di una vertigine che li faccia sentire più vivi, ma che, inevitabilmente, non li dispensa dal rischio di precipitare.
Sinossi del libro “Non ho molto tempo”
Alla morte prematura del compositore e direttore d’orchestra Ezio Bosso, Grazia Verasani decide di scrivere un diario a posteriori per raccontare la loro amicizia, improvvisa e solida, come spesso sono le amicizie tardive.
Da questo gesto memoriale, affettivo, altrettanto improvviso e solido, viene fuori il ritratto inedito e forte di un uomo straordinario, non solo sul palco, ma anche al tavolo di un’osteria. Un uomo che ha testimoniato, con ogni sua azione, ogni sua intemperanza, ogni sua parola o nota, che la vita è fatta per discutere, che gli amici sono fatti per discutere, che la musica è fatta di punti e contrappunti, cosi come l’amore. Grazia Verasani riesce con successo in questo testo lieve e dolente, divertito e doloroso, a scrivere di una persona morta alla quale ha voluto bene senza tentare, come scriveva Yourcenar, di legarle al carro dei vivi, è difficile scriverne senza sottolineare le loro qualità per cancellarne i difetti, è difficile, insomma, lasciarli umani.
Iniziativa con prenotazione obbligatoria, organizzata nel rispetto delle normative anti-Covid.
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