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Visita guidata al Museo di Arte Sacra
comunicato stampa
18/10/2013
Il Museo di Arte Sacra di Persiceto occupa gli ambienti di maggior pregio della canonica settecentesca attigua alla Collegiata di San Giovanni Battista in piazza del Popolo. Dalle sale museali il percorso di visita si completa entrando nella chiesa (attualmente inagibile causa terremoto) che ospita importanti opere (fra cui dipinti del Guercino, Francesco Albani, Ercole Graziani), costituendo così un unico corpus dei beni storico-artistici appartenenti alla comunità persicetana. Il Museo riunisce quindi in un’unica sede opere d’arte prodotte a partire dal XIV secolo, diverse per qualità e rilievo storico e da tempo oggetto di restauro, studio e catalogazione. All’interno del Museo sono esposti circa cinquanta dipinti della grande scuola bolognese del XV-XVIII secolo e oltre quaranta oggetti di uso liturgico datati a partire dal XIV secolo.
Il dipinto di maggiore pregio è la straordinaria tavola del San Giovanni Battista, dedicato al patrono locale, uno dei capolavori di Francesco Raibolini, detto il Francia (1450-1517). Di particolare interesse anche i dipinti di Alessandro Tiarini, Donato Creti ed Ercole Graziani. Alcune opere sono di recente attribuzione: si tratta di Antonio Randa (“Madonna e San Gregorio Magno intercedono per le amine del Purgatorio”) e del persicetano Ercolino De Maria (“Annunciazione”). Meritano una segnalazione anche due ovali riproducenti San Filippo e San Giacomo, le prime opere giovanili di Ubaldo Gandolfi, illustre membro di una famosa famiglia di artisti cui diede i natali la frazione di San Matteo della Decima. Emblema del museo è un’altera Salomè che protende a trofeo la testa mozzata di San Giovanni Battista, proveniente da una pregevole pala d’altare dei fratelli Alberto e Fabio Fabbi aderenti alla corrente orientalista (fine XIX secolo). Fra le varie opere, si segnala una curiosità nel dipinto raffigurante la cena di Emmaus. Grazie allo spiccato gusto realista dell’autore del quadro – un anonimo artista italiano del XVII secolo – fra le pietanze in primo piano sulla tavola si può notare una delle più antiche rappresentazioni conosciute del parmigiano reggiano.
Il nucleo di arredi comprende pezzi di considerevole importanza, tra cui l’opera d’arte più antica del Museo: una serie completa di libri liturgici databile tra il 1370 e il 1380. Si tratta di cinque corali in pergamena, decorati con miniature di recente attribuite alla bottega del bolognese Nicolò di Giacomo, appositamente commissionati per la Collegiata dal vescovo di Bologna Filippo Carafa.
La visita in programma domenica 20 ottobre, in occasione della Festa della Storia, si svolgerà dalle ore 16 alle 18 presso la sede del Museo, in piazza del Popolo 22.
Informazioni tel. 051.821254.
Lorenza Govoni, Ufficio Stampa
tel 051.6812795
18/10/2013 14:28