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“Gioventù bruciata” torna sul grande schermo

comunicato stampa

La rassegna “Il Cinema Ritrovato al cinema” promossa dalla Cineteca di Bologna ritorna per il secondo anno consecutivo anche a Persiceto: martedì 25 e mercoledì 26 novembre “Gioventù bruciata” di Nicholas Ray sarà proiettato alle ore 21 al Cinema Giada in lingua originale e nella nuova versione restaurata. La rassegna proseguirà poi con altri titoli tra cui “Tempi moderni”, “Barry Lindon” e tanti altri.

“Gioventù bruciata” torna sul grande schermo

La locandina del film “Gioventù Bruciata”




21/11/2014

Grazie ad una collaborazione tra la Cineteca di Bologna, il Comune di San Giovanni in Persiceto e il cinema Giada l’offerta culturale cinematografica dei prossimi mesi nella provincia bolognese sarà veramente ricca. Per il secondo anno, e dopo il grande successo di pubblico della stagione passata, verrà riproposta a Persiceto la rassegna “Il Cinema Ritrovato al cinema” che viene programmata in questi giorni nelle maggiori città italiane. Un’occasione unica per vedere o rivedere questi grandi capolavori godendo della magia del grande schermo e di pellicole accuratamente restaurate.
Dopo la proiezione di “I 400 colpi” di François Truffaut, il secondo appuntamento della rassegna è con “Gioventù Bruciata” di Nicholas Ray con James Dean e Natalie Wood, che sarà proiettato martedì 24 e mercoledì 25 novembre al cinema Giada alle ore 21. Seguiranno il 16 e 17 dicembre “Tempi Moderni” di Charles Chaplin e, nei primi mesi del 2015, “Barry Lindon” di Stanley Kubrick, “Metropolis” di Frizt Lang e tanti altri.
Le proiezioni dei film in rassegna si terranno al Cinema Giada, in circonvallazione Dante 54, tel. 051.822312, il martedì e mercoledì con spettacolo unico alle ore 21. Biglietti: interi € 5,50; ridotti (anziani, mil/ragazzi, Carta giovani, soci Coop) € 5,00; abbonamento a 5 film € 20,00.

Guarda il trailer del film

Segue scheda tecnica del film “Gioventù Bruciata”.

Lorenza Govoni
Ufficio stampa, tel. 051.6812795

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Gioventù Bruciata (Rebel Without a Cause), USA/1955, di Nicholas Ray (111′)

Soggetto: Nicholas Ray, dal saggio omonimo di Robert Lindner. Sceneggiatura: Stewart Stern, Irving Schulmann. Fotografia: Ernest Haller. Montaggio: William H. Ziegler. Scenografia: Malcolm C. Bert. Musica: Leonard Rosenman. Interpreti: James Dean (Jim), Natalie Wood (Judy), Sal Mineo (‘Plato’), Jim Backus (Frank), Ann Doran (Carol), Corey Allen (Buzz), William Hopper (padre di Judy), Rochelle Hudson (madre di Judy), Dennis Hopper (Goon). Produzione: David Weisbart per Warner Bros., First National. DCP. Durata: 111′. Copia proveniente da Warner Bros. per concessione di Park Circus. Restaurato da Warner Bros. In collaborazione con The Film Foundation, grazie al contributo di Gucci e The Film Foundation.

Rebel without a Cause resta la rappresentazione hollywoodiana più emblematica della gioventù moderna (gli italiani e altri europei avevano già compiuto questa ricognizione), non più incarnata dalle presenze stereotipate di Shirley Temple e Mickey Rooney ma da creature fragili, tormentate e disorientate sulla soglia dell’età adulta. Nessun altro film seppe addentrarsi così tanto in questa tematica. […] Il film traeva la propria verosimiglianza dalla ricerca antropologica, sempre cara a Nicholas Ray. Ma non avrebbe potuto conquistare il rango di verità eterna senza il CinemaScope (nel glorioso formato 2.55:1) e il colore (ricordiamo che il film fu girato per dieci giorni in bianco e nero prima che la Warner Bros. decidesse il passaggio al colore): lo testimoniano già i primi sensazionali minuti nella stazione di polizia. La messinscena è fondamentale in questo sottile e improbabile melodramma condensato in ventiquattro ore. I giovani volti di Dean e Wood, prima estranei l’uno all’altra e ora costretti ad affrontare l’ignoto, mettono in campo la tenerezza quale sorprendente antagonista di un mondo troppo crudele e la miracolosa forza dell’innocenza ancora intatta. Anche i luoghi, come il planetario e la sua notte artificiale seguita da una notte vera e dai suoi lampi di vita familiare, offrono un efficace contrasto con l’ipocrisia del mondo adulto. Ma le parole più eloquenti restano quelle di François Truffaut, che considerava James Dean “un eroe baudelairiano”: “In James Dean i giovani d’oggi si ritrovano completamente, e più che per le ragioni che si citano di solito, violenza, sadismo, frenesia, malvagità, pessimismo e crudeltà, per altre infinitamente più semplici e quotidiane: pudore dei sentimenti, fantasia in ogni occasione, purezza morale senza rapporti con la morale corrente ma più rigorosa, gusto inestinguibile dell’adolescente per la competizione, ebbrezza, orgoglio e rimpianto di sentirsi ‘fuori’ della società, rifiuto e desiderio di integrarsi e infine accettazione – o rifiuto – del mondo come è”.
(Peter von Bagh)

Ultima modifica
21/11/2014 14:49