In occasione del XXX anniversario di “Viaggi nel mondo”, ciclo di proiezioni fotografiche in dissolvenza, sonorizzate e commentate, il circolo arci “Socrate Minezzi” propone una nuova edizione di incontri che si terranno da marzo ad aprile alle ore 21 nella Sala Balducci della Bocciofila Persicetana (via Castelfranco 16/a) con ingresso gratuito.

Giovedì 31 marzo, alle ore 21, si terrà la terza serata del ciclo, che sarà dedicata al fotografo Giuliano Bandieri. Nato a Modena, fotografa e sviluppa le sue fotografie fin dall’età di quindici anni approdando poi al tipo di fotografia più adatto alla sua personalità: “il Reportage e la fotografia di viaggio”. Negli anni settanta intraprende l’attività di “Accompagnatore Turistico“ e inizia a presentare proiezioni di diapositive ad argomento che troveranno la loro sede naturale non più nei circoli fotografici ma nelle sale pubbliche Modenesi e di altre città. Contemporaneamente inizia a collaborare con le biblioteche comunali e le polisportive per formare, con corsi di fotografia, nuovi gruppi fotografici, attività che lo impegna tutt’ora. Nel 1986 presenta la sua prima mostra fotografica sui “Contrasti Sociali” e l’anno successivo: “E l’uomo creò l’aldilà“ Seguiranno una quindicina di mostre su “ Reportage di Viaggio “ e ad argomenti tematici come: “Sacralità e ritualità“, “I Figli del Mondo” e “La Bassa Modenese” Alla fine degli anni 80 inizia una collaborazione con l’Agenzia Fotografica “The Image Bank” che distribuisce il suo materiale.
A presentazione dell’incontro “Là dove c’era la pace: Yemen, Siria, Libia” in programma, a Persiceto Bandieri dichiara: “In questo mondo così martoriato da guerre e violenze di ogni tipo che non rispettano nessuno, nemmeno i bambini appena nati le città vengono abbandonate da migliaia di persone alla ricerca di una nuova luce che non sia quella dello scoppio delle bombe che stanno distruggendo il futuro, forse per più di una generazione. Già Erodoto diceva nel V secolo a.C: Nessuno è così pazzo da preferire la guerra alla pace: con la pace i figli danno la sepoltura ai padri. Con la guerra tocca ai padri seppellire i figli. Purtroppo non abbiamo imparato la lezione”.
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