Torre civica
Tra il 1296 e il 1298 venne costruita una torre a base quadrata con scopo di avvistamento e di difesa. La Torre già nelle denunce catastali del 1315 e del 1385 era dichiarata proprietà comunale. Agli inizi del XV secolo la comunità cedette alle lusinghe di Nicolò d’Este, ma quando nel 1417, dopo sedici anni di ribellione, venne ristabilita la dipendenza da Bologna, la città fu punita con l’abbassamento della torre.
Sul principio del XVI secolo il fabbricato subì una profonda incrinatura superiore, forse in seguito alla caduta di un fulmine oppure in conseguenza del terremoto del 1505. Dopo vari restauri, nel 1626 la Torre venne fornita di balaustrata e cupola. Nel 1644 si provvide al suo innalzamento di circa 11 metri con la conseguente ricostruzione della copertura.
La Torre Civica e la Collegiata di San Giovanni Battista sono tanto vicine da formare quasi un solo ed inscindibile edificio. Pur restando di proprietà del Comune, col tempo la torre ha cambiato la sua originale funzione, diventando un vero e proprio campanile, su cui trova posto l’orologio meccanico e alla sommità un quarto di campane. Con i suoi 48 metri di altezza si stacca notevolmente dal panorama circostante, diventando un vero e proprio simbolo del paese, visibile già da molti chilometri di distanza.
Ludovico Pasquali, fondatore dell’Osservatorio astronomico di Persiceto, ha colto nell’ombra del campanile proiettata sul pavimento della piazza la presenza di una meridiana naturale di dimensioni grandiose. A partire dalla sua intuizione è stata disegnata una linea meridiana sulla pavimentazione di piazza del Popolo, che trova il suo gnomone nella sfera di rame posta sulla sommità della torre civica.