La Cassa di espansione delle Budrie è innanzi tutto un’opera di ingegneria idraulica realizzata dalla Regione Emilia Romagna-Servizio Tecnico Bacino Reno e finalizzata a garantire la sicurezza del territorio circostante il Torrente Samoggia, prevenendo le esondazioni nel corso di piene eccezionali; ha inoltre valenza ambientale e naturalistica nell’ambito della rete ecologica della pianura bolognese con possibilità di fruizione pubblica.
La Cassa si trova 1 Km a valle del ponte delle Budrie, è costituita da un invaso di profondità variabile scavato su terreno agricolo e circondato da argini di nuova costruzione. L’ingresso dell’acqua nella cassa avviene per tracimazione attraverso una soglia (sfioratore) più bassa realizzata sull’argine nella zona a sud-est, regolato da uno sbarramento che sarà costruito nell’alveo del Torrente Samoggia immediatamente a valle della soglia.
Lo sbarramento, dotato di un’apertura centrale tarata per la portata massima di 180 metri cubi al secondo, consentirà di innalzare il livello delle acque a monte per portate superiori e di far tracimare la portata in eccedenza dentro la cassa. A valle, un manufatto di scarico consentirà poi in tempi successivi di restituire l’acqua accumulata al Torrente Samoggia.
Per evitare rischi nel caso eccezionale del completo riempimento della cassa, a lato del manufatto di scarico funzionerà anche uno sfioratore di emergenza.
In un territorio come quello di pianura, che vede profondamente alterate le componenti naturali del territorio, il fiume rimane una componente ambientale fondamentale: la sua vocazione di corridoio ecologico e la sopravvivenza di residui di naturalità ne fanno una importante componente ambientale, un elemento di interesse prioritario a partire dal quale impostare un recupero ambientale connesso ad uno sviluppo sostenibile.
Perseguendo questi obiettivi, dal 2001 è stato avviato un progetto regionale di riqualificazione ambientale e rimboschimento della Cassa di espansione del torrente Samoggia in località le Budrie che è recentemente terminato.
All’interno della Cassa di espansione, che occupa una superficie totale di circa 105 ettari, sono state individuate 3 aree in cui sono stati eseguiti interventi di sistemazione, lavorazione e ammendamento del terreno e fornitura e posa di piante. In tutto sono state messe a dimora oltre 6.400 piante, fra arboree e arbustive, tra cui varie specie come frassini, aceri, querce, salici, olmi, ligustri, pruni, rose canine, sambuchi, viburni e tanti altri.
Per visitare la Cassa di espansione o saperne di più è possibile contattare:
Servizio Tecnico Bacino Reno, tel. 051.5274478
Ufficio Relazioni col Pubblico del Comune di Persiceto, n. verde 800.069678, urp@comunepersiceto.it