In vista del referendum costituzionale previsto per domenica 29 marzo 2020, il Ministero dell’Interno ha richiamato scadenze e adempimenti prescritti dalla normativa in merito a propaganda elettorale e comunicazione politica.
Si riassumono di seguito le scadenze di interesse di partiti, associazioni e cittadini.
Entro lunedì 24 febbraio dovrà essere presentata apposita domanda per le affissioni (tramite posta ordinaria, posta elettronica certificata, fax o a mano) sottoscritta per i partiti o gruppi politici dai rispettivi organi nazionali o parlamentari o regionali, mentre per i promotori del Referendum da almeno uno dei promotori stessi. Le istanze possono essere anche sottoscritte da persone delegate, unitamente all’atto di delega.
Scarica il modulo di richiesta per la propaganda
Da martedì 25 a giovedì 27 febbraio le Giunte comunali dovranno stabilire e delimitare gli spazi da destinare alle affissioni di propaganda distintamente fra i partiti o gruppi politici rappresentati in Parlamento e i promotori del referendum, questi ultimi considerati come gruppo unico.
Da venerdì 28 febbraio ha inizio la propaganda elettorale e a partire da tale giorno sono vietati:
- il lancio o gettito di volantini in luogo pubblico o aperto al pubblico;
- la propaganda elettorale luminosa o figurativa, a carattere fisso in luogo pubblico, escluse le insegne delle sedi dei partiti;
- la propaganda luminosa mobile.
Da venerdì 28 febbraio possono tenersi riunioni elettorali senza l’obbligo di preavviso al Questore.
La propaganda elettorale fonica su mezzi mobili (art. 7, comma 2, della legge 24 aprile 1975, n. 130) è subordinata alla preventiva autorizzazione del Sindaco o del Prefetto della provincia in cui ricadono i Comuni, nel caso essa si svolga sul territorio di più comuni.
A partire da sabato 14 marzo 2020, sino alla chiusura delle operazioni di voto, è vietato rendere pubblici o comunque diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull’esito della consultazione popolare e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori.
Il divieto di propaganda scatta dal giorno antecedente quello della votazione (sabato 28 marzo 2020) fino alla chiusura delle operazioni di voto. Sono vietati comizi, riunioni elettorali in luoghi pubblici o aperti al pubblico, nuove affissioni di stampati, giornali murali e manifesti. Inoltre, nel giorno della votazione, è vietata ogni forma di propaganda elettorale entro il raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali.