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Solennità di Santa Clelia Barbieri

Comunicato stampa

Martedì 12 e mercoledì 13 luglio presso il Santuario di Santa Maria delle Budrie si celebra l’anniversario della morte di Santa Clelia Barbieri (13 febbraio 1847 – 13 luglio 1870). Martedì alle 20.30 si tiene la S. Messa presieduta da Mons. Ernesto Vecchi mentre mercoledì alle ore 20.30 si tiene la solenne concelebrazione eucaristica presieduta da Monsignor Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna.

Solennità di Santa Clelia Barbieri

Un’immagine di Santa Clelia Barbieri




11/07/2016

Migliaia di pellegrini provenienti da tutta Italia si recheranno nei prossimi giorni al Santuario delle Budrie per festeggiare la solennità di Santa Clelia Barbieri, giovane catechista vissuta nella località persicetana a metà dell’Ottocento, beatificata nel 1968 e santificata nel 1989. La venerazione della Santa è molto forte nel bolognese e non solo: interi pullman di fedeli giungono per l’occasione da tutta Italia.

Il programma prevede per martedì 12 luglio alle ore 20.30 la Santa Messa presieduta da Mons. Ernesto Vecchi, Vescovo ausiliare Emerito di Bologna.
Mercoledì 13 luglio, ricorrenza della morte della Santa, la giornata inizia alle ore 7.30 con la celebrazione delle Lodi. Alle ore 8 si tiene la Santa Messa presieduta da Don Angelo Lai, parroco di Le Budrie, a cui partecipano le “Case della Carità”. Alle ore 10, Santa Messa presieduta da Monsignor Giovanni Silvagni, vicario generale della Diocesi di Bologna. Alle ore 16 è prevista l’Adorazione eucaristica, alle ore 18 la celebrazione dei Vespri, presieduta da Monsignor Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna, alle ore 20 il Rosario e alle ore 20.30 la solenne concelebrazione eucaristica presieduta sempre da Monsignor Zuppi. Per tutta la giornata vari confessori saranno a disposizione dei fedeli. Per chi viene da Bologna, mercoledì 13 luglio alle ore 18.45 partenza di un pullman dall’autostazione.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Persiceto. Per informazioni: Suore Minime dell’Addolorata tel. 051.397584.

Lorenza Govoni
Ufficio Stampa, tel. 051.6812795

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CHI È CLELIA BARBIERI

Clelia Barbieri nasce alle Budrie di San Giovanni Persiceto il 13 febbraio 1847. Nel 1862 entra fra le “Operaie della dottrina cristiana”, attraverso il servizio catechistico chiarisce la sua vocazione ed elabora un piano di vita con un progetto contemplativo e apostolico -“Riuniamoci insieme per vivere una vita raccolta e fare del bene” dice lei stessa- ideando una nuova forma di vita comune basata sul Vangelo. Il 1° maggio 1868 si costituisce il piccolo “ Ritiro della Provvidenza” nella “casa del maestro”. Nonostante il periodo storico acuto e travagliato a causa del passaggio dal dominio pontificio allo Stato unitario italiano, il 1° maggio 1868 Clelia e le sue amiche riescono a realizzare il loro progetto. È l’inizio della famiglia religiosa di Clelia Barbieri che, in seguito, diventerà la congregazione delle “Suore Minime dell’Addolorata”. Il gruppo cresce presto e attorno a esso anche il numero dei poveri, dei malati, dei ragazzi e ragazze da catechizzare e istruire. A poco a poco la gente vede Clelia come una guida, una maestra nella fede, e comincia a chiamarla “Madre” nonostante abbia solo 22 anni.
La tisi, malattia con cui Clelia convive da, esplode violenta appena due anni dopo la fondazione della congregazione. Il 13 luglio 1870 Clelia muore profetizzando: “Io me ne vado ma non vi abbandonerò mai… Vedi, quando là in quel campo d’erba medica accanto alla chiesa, sorgerà la nuova casa, io non ci sarò più… Crescerete di numero e vi espanderete per il piano e per il monte a lavorare la vigna del Signore.”
La profezia di Clelia si è avverata. La Congregazione delle Suore Minime dell’Addolorata si è sviluppata e continua a svilupparsi. È diffusa in Italia, in India e in Tanzania. Oggi le suore sono circa trecento, divise in 35 case. Il 27 ottobre 1968 viene proclamata Beata da Paolo VI. Il 9 aprile 1989 Giovanni Paolo II la proclama Santa alla Chiesa universale.

PUBBLICAZIONI SU SANTA CLELIA
Maria Clara Bonora, Santa Clelia Barbieri, collana Testimoni, Elledici editrice.
Don Giovanni Nicolini, Santa Clelia Barbieri. Un’icona della scrittura, a cura del centro culturale Santa Clelia Barbieri.

Il SANTUARIO DELLE BUDRIE
Alle Budrie, frazione di San Giovanni in Persiceto, sorge il santuario dedicato a Santa Clelia Barbieri che lì visse e operò. Il complesso comprende la chiesa parrocchiale, l’oratorio di Sant’Antonio, l’oratorio di San Giuseppe, la casa del maestro e la casa madre delle suore minime dell’Addolorata.
Il santuario
Le prime notizie della chiesa parrocchiale di Santa Maria Annunziata risalgono al XIV secolo. L’edificio ha subito molte modifiche nei secoli successivi: tra il 1676 e il 1682 fu edificato il campanile su disegno degli architetti Canali e Barella, mentre la cupola fu aggiunta solo nel secolo XIX e ricostruita nel 1930. Nel 1899 fu disfatto il cimitero che si estendeva dinanzi all’edificio; proprio qui Clelia ebbe una prima sepoltura. Dal 1905 al 1928 la chiesa fu ampliata e modificata radicalmente, fino ad assumere l’aspetto attuale: la facciata fu alzata e la navata fu allungata.
Nel 1968, in occasione della beatificazione di Clelia Barbieri, l’edificio venne restaurato e vi si operò l’adeguamento liturgico del presbiterio. Il 31 gennaio 1993, la Chiesa è stata denominata “Santuario diocesano”.
L’oratorio di Sant’Antonio, un tempo di proprietà della famiglia Pedrazzi, conservava al suo interno la statua della Madonna delle Grazie – oggi sostituita da un’altra raffigurante l’Immacolata – a cui Clelia era molto devota. L’oratorio era ed è un punto di riferimento della devozione: in maggio i fedeli vi si radunavano, giungendo dalle borgate attraverso i campi, e vi recitavano ogni sera il Rosario. Ancora oggi le suore minime mantengono viva questa tradizione.
L’oratorio di San Giuseppe, alla destra della chiesa, costruito nel Seicento e poi modificato in più occasioni, era il luogo in cui Clelia insegnava catechismo. Oggi vi sono custodite le sue spoglie. Nel 1989, in previsione della canonizzazione, l’oratorio venne restaurato e l’altare fu dedicato alla Santa dal Cardinale Giacomo Biffi.
L’urna è opera di Cesarino Vincenti, gli angeli ai suoi lati di Mauro Mazzali. Particolare suggestivo è la colonna a fianco della quale Clelia si poneva quando faceva catechismo e accanto alla quale fu ritratta nel momento di una riunione con le sue compagne.
Nell’oratorio si può anche ammirare una bella rappresentazione del Transito di San Giuseppe, dipinta nel 1626 da Vincenzo Spisanelli.
Al lato della chiesa vi è la casa del maestro dove Clelia si ritirò con le sue compagne e dove morì prematuramente. Nella cappella vi è la stanza ove la santa spirò. Vi sono conservate le immagini a lei appartenute raffiguranti San Francesco da Paola e l’Addolorata.

Santuario di Santa Clelia Barbieri
(Santa Maria delle Budrie)
via Budrie 95, località Le Budrie

Orari di apertura
6.45-12.30 e 14.30-19.30

Informazioni
telefono 051.950124

 

 

 

Ultima modifica
11/07/2016 10:47