Il Consiglio comunale di giovedì 18 dicembre inizierà alle 18 in seduta aperta con il saluto degli amministratori, l’intervento dello scrittore Maurizio Garuti e la consegna al professor Gandini di una pergamena e del Pesco d’oro, il riconoscimento recentemente istituito dal Comune per i persicetani più illustri. La cittadinanza è invitata a partecipare.

La vita e l’attività di Mario Gandini, nato a Persiceto nel dicembre 1924, si possono misurare- come dice egli stesso- per decenni. A cominciare dall’età di sei anni, un ventennio di scuola (dalle elementari all’università) e di lavoro nei campi (durante le vacanze); dal dicembre 1942 all’agosto 1991 cinquant’anni tra i banchi: per circa un decennio maestro, per un altro decennio professore, per quasi un trentennio, preside; per circa un trentennio (dal 1950 al 1983) direttore incaricato della Biblioteca comunale (ufficialmente per poche ore settimanali, di fatto vi ha dedicato molta parte del tempo libero); dal 1968 dirige “Strada Maestra”, nei cui quaderni ha pubblicato numerosi contributi di interesse locale e, fra gli altri, una cronaca biografica del concittadino Alberto Bergamini, giornalista e uomo politico, e in 28 puntate un’ampia, dettagliata biografia di Raffaele Pettazzoni, storico delle religioni di fama internazionale e che Gandini definisce “il più grande dei grandi persicetani”; in un volume a parte una storia del mercato di Persiceto dalle origini ai nostri giorni. Dopo il pensionamento, dal settembre 1991 “vive” in Biblioteca, dalle 7 alle 19 di ogni giorno, raccogliendo scrupolosamente tutte le pubblicazioni che riguardano Persiceto o che siano scritte o curate da Persicetani, comprese le tesi di laurea. Recentemente ha curato la biografia di Lodovico Pasquali in collaborazione col Gruppo Astrofili Persicetani: il libro contiene numerose foto e testimonianze sulla vita del fondatore e per molti anni presidente del Gruppo Astrofili oltre che ideatore del complesso naturalistico-astronomico che poi è diventato l’attuale Museo del Cielo e della Terra.