La Regione Emilia-Romagna ha emanato l’Ordinanza del 12 novembre 2020 (modificata con successiva ordinanza del 20 novembre 2020), che sarà valida in tutto il territorio regionale da sabato 14 novembre fino a venerdì 27 novembre e che contiene provvedimenti ulteriormente restrittivi in aggiunta a quelli nazionali e a quelli previsti per la “fascia arancione”, che saranno in vigore a partire da domenica 15 novembre per un periodo di 15 giorni sulla base del Dpcm del 3 novembre 2020.
L’ordinanza viene presa in accordo con le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, d’intesa con il Ministero della Salute.
In particolare durante il periodo indicato saranno in vigore le seguenti misure:
- è sempre obbligatorio l’utilizzo della mascherina al di fuori della propria abitazione; fanno eccezione i bambini con età inferiore a sei anni, i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva e quelli con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina stessa; nel caso di momentaneo abbassamento della mascherina per consumare cibo o bevande o per il fumo, dovrà in ogni caso essere rispettata la distanza minima di un metro, salvo quanto disposto da protocolli o specifiche previsioni maggiormente restrittive;
- è consentito svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, preferibilmente presso parchi pubblici, aree verdi, rurali e periferiche, se accessibili, rispettando però sempre la distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività; in ogni caso, non sono possibili tali attività nelle strade e nelle piazze del centro storico delle città, né nelle aree solitamente affollate;
- è vietata l’attività di commercio nella forma del mercato all’aperto su area pubblica o privata se non nei Comuni nei quali sia stato adottato dai sindaci un piano apposito piano, consegnato ai commercianti, che preveda le seguenti condizioni di minima:
- una perimetrazione nel caso di mercati all’aperto;
- presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita;
- sorveglianza pubblica o privata che verifichi distanze sociali e il rispetto del divieto di assembramento nonché il controllo dell’accesso all’area di vendita;
- applicazione della scheda relativa al commercio al dettaglio su aree pubbliche contenuta nell’allegato 9 del Dpcm del 3 novembre 2020
- nei giorni prefestivi e festivi, gli esercizi commerciali insediati nell’ambito di centri commerciali, di aree commerciali integrate e di poli funzionali, sono chiusi al pubblico, salvo che per la vendita di generi alimentari, per le farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole. Le medie e grandi strutture di vendita non insediate all’interno di centri commerciali, aree commerciali integrate e poli funzionali, sono chiuse al pubblico, salvo che per le categorie indicate sopra; con Ordinanza Regionale del 20 novembre, dal 21 novembre, in queste ultime possono rimanere aperte anche le rivendite di prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, e di articoli di cartoleria e cancelleria;
- nei giorni festivi è sospesa ogni attività di commercio, al chiuso o su area pubblica, compresi esercizi di vicinato, fatta eccezione per le categorie indicate sopra; dal 21 novembre apertura consentita anche per le rivendite di prodotti per la cura e l’igiene della persona e per l’igiene della casa, e di articoli di cartoleria e cancelleria; rimangono aperti anche gli esercizi di ristorazione nei limiti previsti dal Dpcm del 3 novembre 2020 e dalle Ordinanze del Ministero della Salute correlate; la vendita con consegna a domicilio è sempre consentita e fortemente raccomandata;
- negli esercizi di vendita l’accesso è consentito ad una sola persona per nucleo familiare, fatta salva la necessità di accompagnare persone con difficoltà o minori di età inferiore a 14 anni;
- nelle scuole del primo ciclo scolastico (primarie e secondarie di primo grado) sono sospesi i seguenti insegnamenti (a rischio elevato):
- educazione fisica;
- lezioni di canto;
- lezioni di strumenti a fiato.
Tale misura viene prudenzialmente introdotta nell’attesa di nuove e ulteriori indicazioni da parte del Comitato tecnico scientifico nazionale.