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L’inquisizione e i “Misfatti di confine tra ‘500 e ‘700” in mostra

comunicato stampa

Sabato 9 novembre alle ore 10.30 nella Sala del Consiglio Comunale del Municipio di Persiceto si inaugura la mostra “Misfatti di confine tra ‘500 e ‘700. La lunga mano dell’Inquisizione modenese su terre bolognesi”, a cura di Laura Bandini, Aurelia Casagrande, Patrizia Cremonini, Carla Righi, Alberto Tampellini.

L'inquisizione e i "Misfatti di confine tra '500 e '700" in mostra

Der Liebeszauber (L’incantesimo d’amore), Museum der bildenden Künste, Lipsia




06/11/2013

L’Archivio di Stato di Modena, il Comune di San Giovanni in Persiceto e il Consorzio dei Partecipanti di San Giovanni in Persiceto hanno promosso un progetto culturale volto a conoscere se e fino a che punto le divisioni tra terre e territori influiscono sulle vite degli “uomini di confine”, di coloro che abitano sulle fasce contermini, in senso lato i “rivali”. Un tema imperniato sul binomio distinzioni/differenze-commistione/contaminazione che si è deciso di indagare per terre vicine: il confine tra Bolognesi e Modenesi. È nato così, su progetto e coordinamento di Patrizia Cremonini, dell’Archivio di Stato di Modena, “Il confine che non c’è. Bolognesi e Modenesi uniti nella terra di mezzo”, ciclo di iniziative triennali volto a esaminare la fascia di cerniera in cui noi viviamo e che nel corso dei secoli è servita a segnare diversi tipi di confine: tra antichi popoli e gruppi etnici, tra stati ed eserciti, tra culture, lingue e linguaggi. L’intero progetto è stato avviato in occasione della “70a Divisione dei beni partecipanti”, avvenuta sabato 26 ottobre, e particolare attenzione è stata dedicata ad un aspetto specifico: il Tribunale dell’Inquisizione modenese, istituito nel 1292 e abolito da Ercole III d’Este nel 1785, che ha perseguito rei anche in zone non proprie. Si tratta di uno dei fondi più rilevanti dell’Archivio di Stato di Modena, che assieme a quello conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia, costituisce uno degli archivi del “Sacro tribunale” più completi tra quelli conservati all’esterno di istituti religiosi.
Sabato 9 novembre alle ore 10.30 nella Sala del Consiglio Comunale del Municipio di Persiceto verrà inaugurata la mostra “Misfatti di confine tra ‘500 e ‘700. La lunga mano dell’Inquisizione modenese su terre bolognesi”, a cura di Laura Bandini, Aurelia Casagrande, Patrizia Cremonini, Carla Righi, Alberto Tampellini che è allestita presso i suggestivi locali della Chiesa di Sant’Apollinare, in via Sant’Apollinare 4. Orario di visita fino a domenica 12 gennaio 2014: venerdì e sabato ore 16-19; domenica e festivi ore 10-12.30 e 16-19.
All’interno della mostra saranno esposti vari documenti e reperti storico-archivistici suddivisi in varie sezioni, una dedicata all’Inquisizione (“I Tribunali della Fede e delle coscienze”, “Le fasi processuali del tribunale dell’Inquisizione”, “L’inquisizione. Due tribunali: Bologna e Modena”), una dedicata alle Donne “guaritrici”, “ammaliatrici” e “malefiche” (“Le donne. Streghe o omeopate? Gli arcaici saperi femminili, tra cura e malia”) e una dedicata agli Uomini “cercatori di tesori”, “bestemmiatori” ed “eretici” (“Gli uomini. Come trovar tesori col mezzo. Come trovar tesori col mezzo del Demonio”, “Gli uomini. Eretici e sospetti”). In particolare poi vengono descritti i casi di alcune donne e alcuni uomini delle nostre terre, inquisiti per vari motivi: Ursula Papazzoni in Passerini (1607), Lucia in Scarpazzoni, “meritrice” e il Giuntarino “curatore” (1612), Santa Cortellazzi o Castellazzi, vedova Frignani, di Guisa Pepoli (1623), Lucia in Bertozzi, detta “Bartolina” o “Romagnola” originaria di Faenza, “vedova e levatrice di dubbia fama” (1636), Ginevra Gamberini in Rubini di Persiceto, “originaria di Longara, meritrice” (1603), Maria Elena in Papazzoni, “originaria di Crevalcore ma abitante a Bologna” (1607), “Caterina Accorsi in Sozzi di Palata Pepoli, “stria alla valle” (1623), Maria Maddalena Lodi di Crevalcore, “meritrice e strega” (1699-1701), Andrea Serra di Persiceto (1671), Angelo e Domenico Malaguti di Persiceto (1671), Tommaso detto il Bavellino” di Bologna 1545), Angelo Valentini di Persiceto, “oste alla Campana a Modena” (1711), Bartolomeo Tassini di Crevalcore “addetto alla repressione del contrabbando” (1634).
Oltre alla mostra, nell’ambito del progetto verranno proposti vari appuntamenti. Domenica 17 novembre, alle ore 15.30, Planetario e Orto Botanico, vicolo Baciadonne 1, si terrà “Dal cielo lunare alle erbe della salute”: alle ore 15.30, “Le stelle della magia”, attività per piccoli a cura di Marco Cattelan e alle ore 16.30, “Erbe e magia”, laboratorio a cura di Fabio Trifirò. Sabato 23 novembre, alle ore 17.30, nella Sala del Consiglio comunale, in Municipio, Matteo Al Kalak, ricercatore presso la Scuola Normale Superiore di Pisa presenterà la Conferenza “Modena e Bologna: Inquisizioni in dialogo”. Sabato 30 novembre, alle ore 17.30, sempre nella Sala del Consiglio comunale, in Municipio, Gian Luca D’Errico, docente Università degli Studi di Bologna presenterà la conferenza “L’inquisizione di Bologna tra centri e periferie”.
Sabato 7 e 14 dicembre, alle ore 17.30, presso la Chiesa di Sant’Apollinare, si terranno due visite guidate alla mostra sull’Inquisizione a cura di Aurelia Casagrande e Laura Bandini, dell’Archivio di Stato di Modena e a seguire lettura dei documenti a cura di Andrea Cortesi e Vincenzo Forni al bar-enoteca “Officina dell’abate” (le letture sono ad ingresso libero con eventuale consumazione a pagamento). Sabato 11 gennaio, alle ore 16 nella Sala del Consiglio comunale, in Municipio, si terrà la Tavola rotonda “Lo stato dell’arte degli studi sull’Inquisizione nei territori tra Bologna e Modena”, con i docenti universitari Matteo Al Kalak, Grazia Biondi, Gian Luca D’Errico e gli allievi Luca Al Sabbagh, Michele Armellini, Samuele Reggiani dell’Università degli Studi di Bologna. Ed infine, per chi vuole oltrepassare il confine, a Modena si terrà un evento collegato: “Quando le medicine profumavano di siepi. Il tempo della Theriaca: viaggio tra speziali e medici.”, da novembre a giugno su più sedi, con preparazione della stessa antica Theriaca! Archivio di Stato di Modena, tel. 059.230549, www.asmo.beniculturali.it
Info sulla mostra e sugli appuntamenti che si terranno a Persiceto: Urp del Comune di Persiceto, n.verde 800.069678

Lorenza Govoni, Ufficio stampa
tel. 051.6812795

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07/11/2013 12:25